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Le Stadère, la Toscana tra origini e natura

03, aprile 2024 5 min. tempo di lettura

Le Stadère toscana

Un antico e fitto intreccio di vite e di legami affettivi

Immersa nelle intricanti trame dei legami familiari e delle passioni, si cela la storia avvincente di Le Stadère, un'azienda vinicola toscana che ha fatto della sua terra un vero e proprio scrigno di tradizioni e sapori. Racconta di un uomo, custode dei segreti delle vigne pistoiesi e dell'arte di produrre il pregiato vino del Chianti. Di sua figlia, il cui sguardo s'incontrò con quello del suo futuro sposo mentre abbracciava la vista dei vigneti paterni. È la storia di loro figlio, che, cresciuto tra i filari con suo padre e suo fratello, fu affascinato dai gesti dei nonni e dal profumo del vino e del legno delle botti, pur perseguendo la sua passione per l'ingegneria aerospaziale. Alberto, infatti, studia fino a diventare ingegnere aerospaziale ma negli orizzonti così ampi della sua ricerca c’è ancora posto per quel mondo fatto di gesti arcaici e profumi inebrianti, gonfi di ricordi; oggi condivide con la moglie un progetto di vita che prende forma sotto gli occhi di loro figlia Stella Alkyoni.

Le Stadère

Radici Etrusche e la magia del tempo

Il simbolo della stadèra, antica e preziosa bilancia per la pesatura delle uve, incarna il cuore pulsante di questa impresa familiare.

Agli etruschi, autori della domesticazione delle viti selvatiche locali e dell’introduzione della vinificazione in questo territorio, come testimoniano i resti di impianti di vigne e le vasche per la pigiatura rinvenuti nel vicino sito archeologico di Ghiaccioforte, si deve anche l’invenzione di queste antiche ma rivoluzionarie bilance. Un antico esemplare di stadèra, conservato dalla famiglia Parrini, tramandato di generazione in generazione, racconta storie di raccolti celebrati come antichi riti e simboleggia l'ingegno e la determinazione dell'uomo nel lavorare in armonia con la natura.

Il rifiorire in Maremma

Nel cuore della suggestiva Maremma toscana, Le Stadère trova nuova linfa vitale, spostando la propria sede dal Chianti al territorio di Scansàno. Qui, tra colline baciate dal sole e pianure ondulate, la famiglia Parrini trova ispirazione nelle tradizioni antiche e nella genuinità della gente del posto. Circondata dalla suggestiva cornice della Villa Sforzesca, trasformata in una sontuosa fattoria, Le Stadère si inserisce nel contesto unico della DOCG Morellino di Scansano, celebrando la nobiltà agricola di questa terra.

Sul suggestivo terroir di Poggio Spinelli, a 380 metri sul livello del mare, si dipana l'epopea vitivinicola di Le Stadère. Qui, il clima asciutto e la brezza marina contribuiscono a creare un microclima unico, che si riflette nei caratteri distintivi dei vini prodotti. Dodici ettari di vigneti, abbracciati da una dolce collina che sfuma nella pianura, sono il palcoscenico di questa avventura enologica. Gabriele Gadenz, rinomato agronomo ed enologo, condivide la visione della famiglia Parrini, mettendo in luce le peculiarità del terroir con una selezione di vitigni autoctoni e internazionali.

Passione e rispetto: la filosofia di Le Stadère

Al centro di tutto, c'è la passione e il rispetto per la terra e le sue meraviglie. 

L'incontro di Gabriele Gadenz, agronomo ed enologo di fama internazionale, con la famiglia Parrini e l’attenta lettura dei vigneti di Poggio Spinelli sono all’origine di due intuizioni sulle quali si fonda la visione de Le Stadere: la prima è di esaltare la vocazione di questo terroir per il Sangiovese; la seconda è affidare a due vitigni meno noti, ma egualmente radicati nel territorio, il compito di dare luce a sfumature più rare del suo carattere; si tratta del Pugnitello e l’Alicante. Per completare questa intrigante visione, la decisione di includere anche due varietà bordolesi di grande prestigio, il Merlot e il Petit Verdot, aggiunge un tocco distintivo alla gamma, arricchendo ulteriormente il patrimonio enologico locale.

Le Stadère si impegna a celebrare la ricchezza e la diversità del suo terroir. Ogni bottiglia porta con sé secoli di tradizione e l'amore per un mestiere tramandato di generazione in generazione, esaltando la Toscana in ogni sorso.

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I vini Le Stadère

I vini di Le Stadère

Linea Origini

Il suono della lingua etrusca nei nomi di questi vini, in cui la storia e l’unicità del territorio e dei suoi vitigni risuonano in modo nuovo e sorprendente.

APA NACNA Toscana Rosso IGT: espressione etrusca che indica i nonni, rappresenta un omaggio all’antica civiltà che dominò la Toscana, ma anche al profondo legame della famiglia con questa terra e la sua tradizione vitivinicola. Blend delle migliori uve di Merlot, Alicante, e Sangiovese di diverse annate, presenta un colore rosso rubino intenso e luminoso. Al naso è un vino dalle molte anime: note di frutta sotto spirito, frutti neri di bosco, con un fondo speziato di vaniglia e caramello. In bocca denota grande struttura e persistenza, tannini setosi, lunghi e profondi sostenuti da una vivace acidità di fondo ed un finale sapido e molto fresco.

ANAINI Maremma Toscana DOC Pugnitello: omaggia il nome di un’eminente famiglia del popolo etrusco. 100% Pugnitello rosso rubino acceso con riflessi violetti. Intenso attacco fruttato, ricco di sfumature che riconducono alla prugna matura ed ai piccoli frutti di bosco su uno sfondo speziato, di sottobosco ed essenze officinali. In bocca appare pieno e strutturato, con tannini rotondi ma allo stesso tempo lunghi e persistenti. Finale fresco, molto sapido e minerale.

SAZAR Maremma Toscana DOC Alicante: per l'antica civiltà etrusca il numero sedici (sazar) era sacro. 100% Alicante, rosso rubino luminoso con un’elegante trasparenza. Bouquet ampio in cui si riconoscono note di marasca, ciliegia e piccoli frutti rossi di bosco maturi. In bocca grande armonia ed equilibrio tra la rotondità dei tannini e un’acidità croccante e stuzzicante. Finale sapido tipicamente mediterraneo.

CATHA SURI Maremma Toscana DOC Merlot: Catha era la dea del sole splendente, Suri l’oscura divinità del sole nero, ma gli etruschi li onoravano insieme. Questa contrapposizione fa pensare al sole della Maremma ed alle profondità sua della terra ricca di scheletro. 100% Merlot rosso rubino carico con riflessi violetti; profumo ricco e complesso, con note di prugna, marasca ed altri piccoli frutti rossi, eleganti sentori speziati di cacao, caramello e liquerizia, tabacco ed erbe essiccate. Grande struttura gustativa, tannini lunghi, persistenti e rotondi, vivacizzati da una buona acidità e da un finale salino e duraturo.

Linea Cosmogonie

Uno sguardo oltre i confini stabiliti, con le radici immerse in una terra che dialoga da millenni con il cielo.

SESTILE Morellino di Scansano DOCG: Un angolo di sessanta gradi tra due pianeti, una distanza precisa che gli antichi interpretavano come un presagio della natura di chi nasceva sotto quel segno. 85% Sangiovese (localmente Morellino) e 15% uve complementari a bacca rossa. Il colore è rosso rubino brillante con riflessi granata; profumo fruttato, fresco e variegato di spezie, con note di mora e prugna e sentori di erbe e chiodo di garofano. I tannini vellutati, croccanti e vivaci sono supportati da un ottimo volume e da una piacevole acidità. Finale sapido e minerale, che conferisce eleganza ed equilibrio.

EFFEMERIDI Morellino di Scansano DOCG Riserva: le Effemeridi sono le carte in cui l’uomo, fin dall’antichità, ha cercato di fissare il moto dei corpi celesti, affidandosi alle stelle per orientarsi. 100% Sangiovese (Morellino) dal colore rosso rubino con riflessi porpora. Profumo di grande complessità, con sentori di frutti rossi maturi (marasca), note balsamiche, spezie dolci, come vaniglia, caramello e cacao amaro. I tannini persistenti, profondi e setosi ben bilanciati dal volume e dalla freschezza, danno a questo vino un gusto armonico e lungo.

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