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Moscato d'Asti DOCG

Bottiglia
Anno

Confezione da 6

CHF 90.00

Tipo di vino

Spumanti

Stile

Non Barricato

Aromi

Fiori bianchi di acacia, frutto della passione, miele, con note minerali di sottobosco

Vitigno

100% Moscato Bianco

Origine

Piemonte, Italia

Grado alcolico

5,5% vol.

Disponibilità

Prodotto non disponibile


Scheda tecnica:

Denominazione

DOCG

Paese

Italia

Regione

Piemonte

Vitigno

100% Moscato Bianco

Terreno

Medio impasto, con vene di sabbia rossa leggermente superiori rispetto alla media della zona

Affinamento

In acciaio inox

Gusto

Sapido, con una giusta nota acida a contrastare il residuo zuccherino

Aroma

Fiori bianchi di acacia, frutto della passione, miele, con note minerali di sottobosco

Colore

Giallo-verde, con rifessi dorati

Abbinamenti

Antipasti, Dolci e Dessert

Alcol

5,5% vol.

Filosofia

Produzione integrata

Temperatura di servizio

8 - 9°C

Longevità

3 anni

Solfiti

Contiene solfiti

Cantina

PELISSERO

Descrizione:

Il comune di Treiso, insieme al comune di Neive, è uno dei pochi comuni nelle Langhe a potersi fregiare del vecchio appellativo di terra delle quattro doc, slogan passato poiché oggi due di queste denominazioni sono passate alla docg, ma anche poiché tranne i vecchi vini da tavola ormai tutti i vini delle Langhe sono doc. Oltre al classico trittico formato da Dolcetto, Barbera e Nebbiolo (Barbaresco), la quarta denominazione considerata è quella del Moscato d’Asti. A fne 2008 Pelisseo ha acquistato dei nuovi terreni in parte coltivati a Moscato d’Asti, da qui la decisione di seguire un nuovo stimolo e di iniziare, molto timidamente, ad inserire questo prodotto nella loro gamma.

Il Moscato è notoriamente una varietà aromatica. La prima ad essere vendemmiata sulle colline delle Langhe, dove trova grande diffusione soprattutto su quei terreni poco adatti alla produzione dei più nobili vini rossi. Dopo la vendemmia manuale in piccole cassette di plastica da 20 kg, l’uva viene trasportata in cantina dove avviene la separazione del graspo (la parte verde del grappolo) dagli acini, quindi la pigiatura, seguita dalla pressatura eseguita a bassa temperatura. Questo viene effettuato in tempi molto brevi per cercare di preservare il più possibile le sostanze aromatiche che sono la base fondamentale del Moscato. Passata la prima notte di naturale decantazione a freddo, il vino viene fltrato per separare le particelle di buccia ed i semini in sospensione, e messo a riposare a bassa temperatura. La fase successiva è quella della presa di spuma che avviene in contenitori a pressione di acciaio inox, dove una parte degli zuccheri si trasformano in alcol fno ad un massimo di 5,5% vol. Quindi l’imbottigliamento sotto pressione per mantenere inalterate le sue caratteristiche.

Vino aromatico per eccellenza, il Moscato si presenta nel bicchiere di un bel colore giallo-verde, dai caratteristici rifessi dorati, con una cornice persistente di bollicine. Gli aromi tipici sono quelli dei fori bianchi di acacia, di frutto della passione, di miele, con le note minerali di sottobosco quali salvia, timo e menta tipiche dei nostri terreni. Al palato si presenta sapido, gradevole e con una giusta nota acida a contrastare il notevole residuo zuccherino frutto di una completa maturazione delle uve, tale da renderlo gradevole ma intenso.