Solo le uve più sane vengono raccolte con un piccolo tralcio e appese in vinsantaia, ambienti ventilati che consentono un lento appassimento. A dicembre le uve passite sono pressate con grande delicatezza, e il denso mosto ricco di zucchero fermenta in fusti di rovere da 225 litri a temperatura costante di 18°. Attorno alla metà di gennaio l’equilibrio tra contenuto alcolico e zucchero è raggiunto e la fermentazione viene interrotta, il vino travasato e illimpidito.